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La Sacher di Knam

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Ecco la torta dell’estate.. della mia estate! Sì perché anche se la Sacher potrebbe apparire agli occhi dei più un dolce adatto alle fredde giornate invernali, a casa mia non va mai in vacanza, e nei mesi di più caldi dell’anno si prepara circa tre volte 🙂 il motivo? È il mese dei compleanni!

Chi prepara la Sacher si divide grossomodo in due gruppi:
(1) Coloro che utilizzano la vera ricetta della Sacher, di lunga, lunghissima, infinita preparazione
(2) Coloro che, tanto il sapore è uguale, e preparano una torta al cioccolato con uno strato di confettura di albicocche

Ed i due gruppi non vanno proprio d’accordo, un po’ come i quantitativi e i qualitativi. Tutti ad affermare che esiste il compromesso, che le migliori riuscite sono quelle che utilizzano tecniche adeguate per maneggiare gli ingredienti (oggetto di studio) ed in base a quello che si vuole cercare di ottenere (indagare). Ma sono bugie! Resta un’incomunicabilità di sfondo, e magari qualcuno ci prova pure a sfumare quel leggero e vecchio confine, ma appunto è il confine dei dinosauri.
Ecco, io di solito faccio parte del secondo gruppo (per la sacher): per carità non il solito pandispagna al cioccolato ho una ricetta apposita, però ammetto che non è quella vera, e non perché non mi sia piaciuta l’altra, solo perché non l’avevo mai provata!
Quindi? Quindi nulla…per per esser sicuri che il proprio approccio sia quello giusto, bisogna provare anche quello che si sta rifiutando (non solo per la sacher), quindi mi sono messa alla prova con la vera ricetta, quella lunga… lunghissima… infinita.
Ebbene, quale occasione migliore se non quella del 18° compleanno di Elena? Questa volta mi sono impegnata un po’ di più e ho utilizzato la ricetta del Re del cioccolato: Ernst Kanm! E chi di voi non conosce il teutonico (sia di origini che di fatto) pasticcere? Continua a leggere